mercoledì 17 dicembre 2014

Nell'attesa ....



Continua l’attesa di notizie da parte della Regione sul tema dell’accreditamento ai fini della diagnosi DSA.

Facciamo un riassunto delle puntate precedenti:
A Settembre la notizia che il procedimento degli accreditamenti è sospeso.
Il 17 Ottobre il consigliere Bruno Pigozzo presenta un’interrogazione a risposta immediata.

Risultato: nessuna risposta!

E adesso? Circolano voci (attendibili) su una delibera della Regione che sembra fare un passo indietro rispetto a quanto proposto fino ad ora, con l’impossibilità da parte di psicologi privati di procedere con l’accreditamento (diversamente da quanto deliberato in precedenza).

In Veneto, storicamente, gli psicologi hanno rivestito un ruolo fondamentale in tema di DSA. Sono numerosissime le famiglie che hanno ricevuto diagnosi di DSA per i loro figli e sono seguite da psicologi.  

Non solo le famiglie, ma anche le scuole si trovano adesso in un momento di confusione rispetto alle prassi da seguire. Per questo motivo, vogliamo ricordare cosa è scritto nella Circolare Ministeriale (MIUR) prot. N° 561 del 6 marzo 2013 e nella Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 (“Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative)

“Per quanto riguarda gli alunni in possesso di una diagnosi di DSA rilasciata da una struttura privata, si raccomanda - nelle more del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate – di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010 (...)”

In altre parole, la Circolare Ministeriale (Nazionale, non Regionale!!) raccomanda alle scuole di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge 170/2010, nel caso in cui la diagnosi non sia certificata dalla ASL o non provenga da una struttura accreditata.
In questo momento di incertezza ci sembra, quindi, fondamentale ribadire l’autonomia delle scuole.